l disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019, varato sabato 15 ottobre dal Consiglio dei ministri, porterà alla chiusura del concessionario pubblico della riscossione entro sei mesi, si delinea sempre di più la forma della rottamazione delle cartelle esattoriali dai quali viene stimato di poter recuperare 4 miliardi di euro.
I contribuenti che aderiranno, vedranno anche uno stralcio delle sanzioni dalle vecchie cartelle dell’agente della riscossione, resta per ora in sospeso l’introduzione di un forfait che secondo le ipotesi iniziali si dovrebbe calcolare su imposte dovute inclusi gli interessi di mora per coprire quello che fino al termine si chiamava aggio e ora onere di riscossione, ovvero il compenso spettante a Equitalia per l’attività svolte di recupero delle imposte. Rimarrebbero così solo le imposte contestate dall’ente impositore più gli interessi legali più eventuale forfait.
L’obiettivo è quello di privilegiare la compliance e raggiungere un rapporto di collaborazione tra contribuenti e Fisco, il nuovo obiettivo sarà quello di un “meccanismo per cui quando non paghi una tassa ti arriva un sms: se mi scordo”.
L’attuale personale di Equitalia (circa 8.000 dipendenti) sarà incorporato dall’Agenzia delle Entrate per garantire una maggiore autonomia gestionale, tuttavia per alcuni di loro si porrà il problema di ingresso nella Pubblica amministrazione senza aver superato un concorso.